Da “Il Gazzettino” del 08/02/2000
La parola stessa “menopausa”, evocava fino a non molti anni fa, un quadro piuttosto brutto per la donna e, in pratica, spesso, la fine della sua attività sessuale.
Oggi non è più così, vuoi per le terapie sostitutive ormonali, vuoi per un cambiamento di mentalità sociale che non considera più ridicola o sconveniente, o da non parlarne, l’attività sessuale nella donna, diciamo di oltre 50 anni, per fissare un termine che mediamente è quello della menopausa fisiologica.
Diciamo subito che la menopausa altro non è che la cessazione delle mestruazioni. L’intero periodo che vede la donna uscire dalla vita riproduttiva ed entrare in uno stato di infertilità, dura in media cinque anni e si chiama climaterio. In questo lasso di tempo la donna si assesta in un nuovo equilibrio. Non è quindi l’inizio della fine, di nulla, a meno che non si voglia considerare vita solo la piena giovinezza, come può accadere di pensare ad alcuni, uomini o donne; ma ciò è sbagliato… o frutto di depressione; è comunque meglio non pensarla così.
Diciamo che la menopausa è semplicemente un’epoca della vita, per la donna; essa d’altronde è abituata, o dovrebbe esserlo se sana soprattutto dal lato psicologico, a cambiamenti molto evidenti del suo “essere donna”: l’adolescenza, con la prima mestruazione, con un periodo di non perfetta regolarità mestruale, che poi si assesta e che porta alla piena giovinezza e maturità sessuale. E poi, per molte, la gravidanza, anch’essa periodo di mutamenti ormonali e psico-fisici; vissuto, anche questo periodo, da una donna sana come, anche sessualmente, appagante; la menopausa deve essere vissuta così, come un cambiamento, come un nuovo assestamento, che poco o nulla deve incidere, anche sulla sua sessualità; e se c’è bisogno di qualche aiuto, farmacologico o psicologico, non c’è nulla di male.
D’altra parte, parlando di sessualità della donna a questa età, come a tutte le età, si deve considerare anche il suo partner che, tranne rare eccezioni, anch’egli non è più molto giovane e potrà avere qualche problema, che si deve cercare di risolvere; ed anche in questo non c’è nulla di male o di sconveniente. Ecco, il punto è questo: considerare, anzi dare per scontato, che ad ogni età, sia l’uomo che la donna, possono avere una loro vita sessuale. E se anche questa non è irruenta e frequente come nei precedenti periodi della vita, è pur sempre sessualità che, specie se unita alla tenerezza, al rispetto e possibilmente all’Amore, è un completamento della vita.
Volendo accennare a mutamenti, relativi all’età, nel funzionamento sessuale femminile, è da dire che, in generale, a qualsiasi età, la sessualità femminile presenta variazioni individuali assai più ampie di quelle riscontrabili nell’uomo. Le differenze tra i sessi nello schema dello sviluppo sessuale cominciano a manifestarsi sin dall’adolescenza; in questo periodo le ragazze sperimentano un cambiamento fisico marcato ed un improvviso aumento dell’interesse sessuale; purtuttavia, anche a questa età le ragazze, più dei maschi, tendono a legarsi affettivamente; sono più lente nel risveglio sessuale e meno intensa è la loro esigenza sessuale e orgasmica. Ad esempio, mentre praticamente tutti i ragazzi si masturbano, un 30/40% delle ragazze non lo fanno.
Ed anche è differente, tra ragazzi e ragazze, per ciò che attiene all’orgasmo: il giovane magari ha l’eiaculazione precoce, ma nell’atto sessuale ha sempre l’orgasmo, mentre lo stesso non vale per le ragazze, le quali valorizzano di più e ricordano come esperienze eccitanti, i baci, le carezze, il “petting”, anche se non completato dall’orgasmo. Anche in una vita di coppia giovane, dai 20 ai 30 anni, dove la frequenza sessuale è al suo massimo, la donna viene il più spesso trascinata a ciò dall’intenso desiderio sessuale dell’uomo.
Le donne raggiungono il culmine della loro reattività orgasmica sui quarant’anni, quindi ben più tardi dei maschi. A questa età le donne si sentono più sicure e si liberano dalla vergogna e dai timori di chiedere all’uomo ciò che le eccita maggiormente.
Durante gli anni del climaterio ed anche dopo la menopausa, il funzionamento sessuale femminile è molto variabile e dipende dallo stato psicologico della donna e dal suo rapporto con il partner.
E’ vero che in menopausa c’è una drastica caduta degli ormoni sessuali femminili che sono l’estrogeno ed il progesterone; come è vero che legati soprattutto, ma non solo, a questi mutamenti ormonali, molte donne diventano irritabili o depresse, o hanno vampate di calore e sudorazioni improvvise. Ma a parte che oggi questi squilibri endocrini possono e devono essere curati, è da dire che mentre ci sono donne che in età di menopausa riferiscono un indebolimento del desiderio sessuale, molte altre provano addirittura un aumento del desiderio erotico, sempre che ci siano situazioni adatte ed ottimali.
A proposito del possibile aumento del desiderio erotico è da dire che, almeno teoricamente, la libido potrebbe effettivamente aumentare nella donna in menopausa perché l’azione degli androgeni (ormoni del desiderio), non è più contrastata dagli estrogeni che, come detto, calano a picco nella menopausa.
Purtuttavia è opportuno ripristinare un certo livello di estrogeni, nella donna, con la terapia sostitutiva – ovviamente questa sempre controllata da un medico esperto – perché così si evitano alcuni disturbi fastidiosissimi anche per l’attività sessuale, quali la secchezza vaginale, oltre alla facilità all’osteoporosi, all’ipertensione arteriosa, alle malattie cardiovascolari.
Per tornare, e concludere quindi, con la sessualità della donna in menopausa, è da dire che se essa gradisce ancora avere rapporti sessuali, se quindi non è depressa, se essa è sposata con un uomo ancora valido e col quale abbia un buon rapporto psico-affettivo, oppure se è sola ma in condizioni di trovare partner interessati ed interessanti – ed oggi le donne possono essere, anche fisicamente, appetibili fino a tarda età – questa sessualità può essere vissuta ed agita fino ad età avanzata, con i soli limiti di buon senso, di non forzatura, di non obbligo.