Apomorfina

Apomorfina

Da “Il Gazzettino” del 02/07/2001

Una signora mi scrive:

“Mio marito, 42 anni, deve farsi le iniezioni sul pene, la prostaglandina, per poter avere l’erezione; la diagnosi è stata di “deficit erettivo psicogeno- funzionale”. Il Viagra, purtroppo, non è efficace in lui. Ho sentito parlare dai giornali del “SuperViagra” che si deve sciogliere sotto la lingua. Cosa mi può dire Lei che è un esperto?”

Cara Signora,

intanto è da dire la dizione di “SuperViagra” è sbagliata, in quanto dal contesto degli articoli di stampa si evince trattarsi di un farmaco differente dal Viagra. Si tratta della “apomorfina” che dovrebbe essere nelle farmacie tra qualche settimana. Il meccanismo di azione è diverso sia da quello delle prostaglandine che dal sildenafil (Viagra) in quanto questi prodotti agiscono a livello periferico cioè sull’organo “pene”,  le prostaglandine a vasodilatare e quindi riempire i corpi cavernosi del pene, il Viagra bloccando un enzima, sempre a livello del pene, che degrada l’ossido nitrico; l’ossido nitrico è un mediatore chimico essenziale per la erezione del pene.

L’apomorfina agisce invece a livello centrale, mesencefalico-ipotalamico, attivando il sistema parasimpatico (sistema nervoso autonomo) che a sua volta stimola la produzione, e la sua permanenza adeguata, dell’ossido nitrico nel pene e quindi l’erezione.

Speriamo, nella pratica, che si dimostri un buon farmaco e  che possa essere utile anche nel caso di suo marito; intanto è da dire una cosa importante: siccome agisce dopo soli 10/15 minuti, e non è necessaria quindi una programmazione di tempi a lunga scadenza (almeno un’ora) come col Viagra, potrebbe essere più efficace nel caso specifico di deficit erettile psicogeno perché l’attesa e la programmazione non aggravano lo stato di ansia da prestazione o comunque lo stato psichico che sottende al deficit erettivo di suo marito.