Sesso orale
Da “Il Gazzettino” del 27/08/2001
Diverse donne mi hanno raccontato, lamentandosene, che i loro uomini sono “egoisti” in vari modi nel rapporto sessuale. Uno di questi aspetti riguarda il sesso orale, molto gradito da quasi tutti gli uomini, spesso troppo insistentemente richiesto se non anche preteso. Mentre l’opposto, cioè il farlo alla loro partner, trova molti uomini schizzinosi e a volte nettamente contrari.
A questo proposito non si può che parlare giustamente di egoismo sessuale maschile. E’ un modo antico, sorpassato, censurabile, di intendere la sessualità; risente di una concezione maschilistica di soddisfacimento sessuale, non è più neanche un “rapporto” sessuale tra i due partner, ma un semplice “atto” sessuale del solo uomo.
Si potrebbe in verità dire che molte donne sono più che altro “oblative”, cioè più propense a dare che a ricevere, specie nel sesso; si potrebbe insomma parlare di un certo qual innato masochismo femminile che si incontra con un altrettanto innato sadismo maschile e che entrambi questi istinti, incontrandosi, si soddisfano. Tutto insomma si può dire ed anche il contrario di tutto…; per questo è sempre meglio sentire il giudizio degli interessati; ed allora mi sembra proprio che le donne oggi, si lamentano e basta di comportamenti egoistici.
Però, nello specifico del sesso orale c’è da dire anche una cosa: a volte è la donna stessa a non volere che le venga fatto, pur sicuramente piacendole perché non è possibile che non piaccia una stimolazione così lieve e delicata ed intima ma anche trasgressiva quel tanto che eccita la fantasia.
E ciò spesso è perché la donna teme che “quelle sue parti intime” non siano “gradevoli”, e che l’uomo lo faccia “malvolentieri”. Insomma non c’è, spesso nelle donne, un vissuto erotico-sessuale pieno, gioioso, spregiudicato; c’è, all’incontrario, specie in certi ceti culturali e sociali, una buona dose di sessuofobia.
Per ciò è auspicabile una sempre maggiore informazione sessuologica laica nei suoi due inestricabili aspetti medici e psicologici; ed in sintonia con le mutate ed attuali realtà culturali e di costume.